Campionati Italiani per club, scatta il rinvio
Per senso civico, dovere morale e rispetto nei confronti di tutti coloro che lottano contro la pandemia, la Lega Italiana Vela e lo Yacht Club Rimini hanno deciso di sospendere i Campionati italiani per club 2020 a causa dell’emergenza Covid-19 che attanaglia il nostro sistema paese. Sebbene il DPCM del 25 ottobre 2020 consen
ta lo svolgimento delle competizioni sportive di interesse nazionale, lo stesso “raccomanda fortemente a tutte le persone di non spostarsi” per arginare l’evolversi della situazione epidemiologica. La Legavela e lo Y.C. Rimini, già pronti ad accogliere i partecipanti dei Campionati italiani per club nel pieno rispetto dei protocolli federali di contenimento del COVID-19, hanno quindi condiviso la “forte raccomandazione” del governo e l’hanno raccolta, ritenendo inopportuno svolgere le regate programmate in un momento di particolare criticità per l’intero Paese ma fermamente determinati a riprogrammarle non appena il virus sarà sconfitto. “Nonostante gli sforzi e le energie profuse in queste settimane per mettere in campo tutte le azioni possibili per svolgere le regate nella massima sicurezza – ha detto il presidente dello Yacht Club Rimini, Pietro Baronio – riteniamo opportuno non distogliere personale e risorse utili al Sistema Sanitario Nazionale per le verifiche e i controlli che avevamo previsto in occasione degli eventi. Oggi è il momento di capire che dobbiamo ridurre le nostre attività e i nostri movimenti a quanto è strettamente necessario”. Per il presidente della Lega Italiana Vela, Roberto Emanuele de Felice “La decisione di sospendere gli eventi a calendario, seppure molto sofferta, è certamente la migliore nell’interesse del territorio riminese e degli equipaggi dei club iscritti. Riteniamo infatti che in questo momento l’attenzione degli italiani e quella dei nostri club debba essere interamente concentrata solo verso attività necessarie e indifferibili, rispetto alle quali le competizioni sportive della LIV devono momentaneamente passare in secondo piano. La nostra non è una resa al virus ma il nostro modo di combatterlo!”.